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L'altrove rappresenta l'inesorabile destino dell'uomo, l'ineludibile presa di coscienza ai trovarsi proiettati in un luogo - intimo, sociale o cosmico - che trascende il proprio essere e impone di confrontarsi con una realtà che travalica i confini definiti dell'esperienza individuale, un processo non sempre consapevole, ma in ogni caso necessario all'autoriconoscimento. Al centro del presente volume si colloca la riflessione sulle forme e i modi in cui tale processo si manifesta all'interno dell'opera di tre autori romeni - Nichita Danilov, Aglaja Veteranyi e A.E. Baconsky - in cui l'altrove si configura come sfuggente approdo di un'anima dispersa che ha bisogno di ridefinirsi nel quadro di un'esistenza dal perimetro incerto. Prefazione di Luciano Formisano.